André CAPLET

Particolarmente dotato, appena dodicenne André Caplet è pianista alle Folies-Bergères di Le Havre. Studia composizione e pianoforte con Henry Woollett, quindi entra al Conservatorio di Parigi nel 1896, nella classe di armonia di Leroux, di composizione di Lenepveu e di accompagnamento di Vidal. Nel 1901 vince al primo tentativo il prix de Rome con la cantata Myrrha. Contemporaneamente all’ingresso in Conservatorio, Caplet intraprende una carriera di direttore d’orchestra, sostituendo Leroux al Théâtre de la Porte Saint-Martin e diventando direttore assistente dell’Orchestre Colonne. Tra il 1910 e il 1914 trascorre sei mesi all’anno negli Stati Uniti come direttore dell’Opera di Boston; inoltre assume anche la guida dell’orchestra dell’Opéra de Paris. Nel 1907 Caplet diventa amico di Debussy. Rilegge le sue partiture prima della pubblicazione, strumenta alcune sue opere pianistiche e contribuisce all’orchestrazione originale de Le Martyre de Saint-Sébastien, del quale dirige la prima esecuzione assoluta nel 1911. Debussy è prodigo di lodi sulle qualità del collega più giovane e sulla sua musica, affine alla propria per il carattere improvvisato e per l’universo armonico. Nel 1914 Caplet si arruola nell’esercito. Tornato ferito dalla guerra, abbandona la carriera di direttore e si dedica alla composizione. La musica da camera è uno dei suoi mezzi espressivi privilegiati, ma il suo catalogo include anche pezzi orchestrali o corali. Egli esprime il proprio misticismo cattolico in una Messa a tre voci (1920) o ne le Miroir de Jésus (1923). Probabilmente il suo capolavoro è il Conte fantastiqueper arpa e quartetto d’archi ispirato a Edgar Allan Poe.