Matteo CARCASSI
1792 - 1853
Chitarrista, Compositore
Nato a Firenze, questo virtuoso della chitarra avrebbe prestato servizio nell’esercito napoleonico, se dobbiamo credere a quanto scrive «Le Journal des débats»: Carcassi «aveva fatto della Francia, che aveva servito come soldato, la propria patria adottiva e d’elezione». L’informazione è ripresa da Le Ménestrel, il cui redattore aggiunge: «Come uomo, era di indole assai amabile, di costumi esemplari, ed era dotato di grande rettitudine e buon senso». Anzitutto pianista, successivamente si fece conoscere anche come chitarrista. Stabilitosi a Parigi (probabilmente nel 1820), si recava spesso in tournée in Inghilterra e in Germania e partecipò allo sviluppo e all’affermazione della chitarra, la cui pratica andava diffondendosi nella borghesia. Dava lezioni private nella sua casa in rue Richelieu e compose danze e numerose fantasie e variazioni su arie d’opera. Fétis ne loda «l’ottimo stile e alcuni tratti per nulla comuni», mentre «L’Indépendant» nota, a proposito delle sue danze, che «il tutto è di facile esecuzione e piace sia ai musicisti, sia ai ballerini». Carcassi sapeva valorizzare il proprio strumento senza però richiedere troppe prodezze tecniche. Espresse la propria vocazione pedagogica nei 25 Études e nel Méthode complète pour la guitare, in cui cercò di «rendere più facile lo studio della chitarra, adottando un sistema che possa fornire nel modo più semplice, chiaro e preciso una conoscenza approfondita di tutte le possibilità offerte da questo strumento». Sosteneva la necessità di utilizzare un poggiapiedi e di appoggiare la chitarra sulla coscia sinistra – due principi che in seguito sono stati sistematicamente adottati da tutti i chitarristi.
Opere
Au clair de la lune da "Les Voitures versées", variazione per chitarra o lira op. 7
Matteo CARCASSI / François-Adrien BOIELDIEU
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data di pubblicazione : 26/09/23