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Ferdinando CARULLI

1770 - 1841

Compositore, Chitarrista

Data del decesso :

Nato nell’alta società napoletana, Ferdinando ricevette le prime lezioni di musica da un prete. Pur avendo imparato a suonare il violoncello, scelse la chitarra come opzione di carriera e, all’inizio del secolo, divenne il più grande virtuoso dello strumento in Italia. L’artista, sposato con una francese, all’inizio dell’Impero comincia a recarsi a Parigi, dove si stabilisce definitivamente nel 1809. Il successo della sua Méthode complète op. 27 (1810-1811) si accompagna quello dei suoi concerti. Nel febbraio del 1810, ad esempio, “Les Tablettes de Polymnie” si entusiasmano così: “Il M. Carulli ha di nuovo superato ancora se stesso e tutte le difficoltà che ha eseguito finora; bisogna ammettere che suona in modo stupefacente e spesso fa sentire tre parti ben distinte”. Carulli regna incontrastato sulla scena chitarristica parigina fino all’arrivo di Fernando Sor. Il suo catalogo di opere si concentra principalmente sul suo strumento d’elezione. Oltre a un’abbondante produzione di opere didattiche, pubblica numerosi pezzi per chitarra sola, a cui da un contenuto programmatico. Si tratta di imitazioni della natura o di celebrazioni politiche, come la Sonata sentimentale (Napoleone il Grande) del 1807 o La Prise d’Alger del 1830. Tuttavia, il compositore si dedicò anche alla musica da camera, scrivendo diversi duetti, trii e quartetti. Nel 1826, con l'aiuto del costruttore di pianoforti René Lacoste, Carulli progettò anche un nuovo strumento a dieci corde, il “decacordo”, per il quale scrisse nello stesso anno una Méthode complète.