Amédée DUTACQ

Figlio di Armand Dutacq – fondatore del giornale di opposizione “Le Siècle” (1836), successivamente direttore de “Le Droit” e del quotidiano satirico illustrato “Le Charivari” – Amédée Dutacq nasce a Neuilly-sur-Seine. Compie gli studi musicali al Conservatorio di Parigi. Il suo percorso nell’istituzione è quello tipico degli aspiranti compositori: segue le classi di armonia (secondo accessitnel 1869), di contrappunto e fuga (secondo premio nel 1874), di composizione con Henri Reber) e di tastiera (la classe di organo di César Franck a partire dal 1874, nella quale stringe amicizia con Vincent d’Indy), quindi si presenta al concorso per il Prix de Rome nel 1875, 1876 e 1877. Se il suo primo tentativo (Clytemnestre) riceve soltanto una “menzione onorevole”, il secondo (Judith) è insignito di un primo secondo premio. Rébecca à la fontainenel 1877 – anno in cui nessuno dei premi importanti viene assegnato – è un insuccesso. In seguito Dutacq intraprende una discreta carriera di organista e compositore. La sua produzione per le scene viene notata nel 1882 con l’opéra-comiqueBattez Philidor (dieci rappresentazioni all’Opéra Comique), nel 1893 con la musica per la commedia Lysistrata, e nel 1894 con il dramma lirico Floréal. Dutacq deve una relativa notorietà anche alle proprie mélodiesper voce e pianoforte: Sur la falaise (Paul Bourget), La Feuille (A. Arnault) e Rondels de Banville (Théodore de Banville), edite presso Édouard Moullé; Arpège (Albert Samain), En aimant (Armand Silvestre) e Quand même (Victor Hugo), edite presso Fromont; La Muse (Théodore de Banville), Âme en fleur (Lucien Paté), Parle-moi (Lamartine) e Les Larmes (Albert Samain) pubblicate presso Hartmann.