Désiré-Émile INGHELBRECHT
1880 - 1965
Direttore d’orchestra, Compositore
Inghelbrecht inizia la propria carriera come violinista prima di diventare uno dei massimi direttori del suo tempo. Alla guida dei cori alla prima de Le Martyre de saint Sébastien (Debussy), dirige poi la prima rappresentazione de La Boîte à joujoux (Debussy), Les Mariés de la Tour Eiffel (gruppo dei Sei) e L’Homme et son désir (Milhaud). Nel 1934 partecipa alla fondazione dell’Orchestre national de la Radiodiffusion française (futura Orchestre national de France). Inghelbrecht rimane celebre per le sue interpretazioni del repertorio francese, in particolare delle opere di Debussy. Ha inoltre pubblicato varie opere sulla direzione d’orchestra: Comment on ne doit pas interpréter Carmen, Faust, Pelléas; Mouvement contraire,souvenirs d’un musicien; Le Chef d’orchestre et son équipe; Le Chef d’orchestre parle au public. Ma è anche un compositore fecondo. Si fa conoscere con La Nursery (1905-1911), formata di cinque suites per pianoforte. Anche se il linguaggio di Inghelbrecht ricorda Fauré e Debussy, varie sue partiture sono ispirate a culture straniere: Pour le jour de la première neige au vieux Japon, Six Danses suédoises, Ballade dans le goût irlandais, Ibériana. Il suo ultimo lavoro sinfonico, Vézelay (1954), rende omaggio alla città dove dal 1923 il musicista trascorre tutte le estati. Autore di cori, mélodies, partiture cameristiche, Inghelbrecht lascia anche un Requiem, balletti (El Greco, Le Diable dans le beffroi da Poe, La Métamorphose d’Ève), e opere (La Nuit vénitienne da Musset, Virage sur l’aile, Le Chêne et le Tilleul da La Fontaine).
Documenti e archiv
Ritratto, Illustrazione a stampa
Désiré-Émile Inghelbrecht
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data di pubblicazione : 30/09/23