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Gustave Nadaud

Gustave NADAUD

1820 - 1893

Compositore, Cantante, Paroliere

Data di nascita :
Data del decesso :

Figlio di negozianti di stoffe di Roubaix, Gustave Nadaud svolge per qualche tempo l’attività di contabile nella ditta familiare prima di abbandonarla per dedicarsi a una carriera musicale e letteraria. Le canzoni che comincia a scrivere dopo la rivoluzione del 1848 incontrano un rapido successo (una prima raccolta viene pubblicata già nel 1849). Durante il Secondo Impero queste opere, di cui non sempre Nadaud cura anche la parte musicale, vengono pubblicate settimanalmente su alcuni giornali (in particolare “L’Illustration” e “Le Figaro”). Facendosi conoscere anche grazie a operette da salotto (Le Docteur Vieuxtemps nel 1854, La Volière nel 1855 e Porte et Fenêtre nel 1857), Nadaud conquista contemporaneamente i grandi salotti degli anni Cinquanta – da quello della principessa Matilde a Parigi a quello di Napoleone III a Compiègne – e gli ambienti più popolari delle osterie e delle mescite di vino. Molto spesso satirici, come ne Le Roi boiteux (canzone che verrà ripresa da Georges Brassens alla fine degli anni Settanta del Novecento, Pandore ou les Deux Gendarmes(canzone militare del 1853 proibita dal regime) o, ancora, Le Soldat de Marsala (sullo sbarco di Garibaldi in Sicilia), i testi di Nadaud sono pieni di humour e di brio, e usano speso un tono falsamente ingenuo per prendere in giro la politica del suo tempo (in particolare ne Les Impôts, Le Carnaval à l’Assemblée nationale o Osmanomanie– caricatura del barone Hausmann). Durante la Terza Repubblica Nadaud si adopera con dedizione per il riconoscimento di Eugène Pottier (autore del testo de L’Internazionale), pur non condividendone le idee politiche.