Guy ROPARTZ

Dopo aver intrapreso studi giuridici per soddisfare i desideri dei genitori, Ropartz entra nel 1885 al Conservatorio di Parigi, dove studia con Dubois, Massenet e poi con César Franck, di cui sarà uno dei più tardi seguaci nel Novecento. Altri allievi, come d’Indy e Magnard, figureranno tra i suoi migliori amici. Pur seguendo gli studi musicali, Ropartz si dedica alla scrittura letteraria, per la quale ha rivelato una precoce predisposizione. Nel 1894 viene nominato direttore del Conservatorio di Nancy, incarico che ricoprirà per un quarto di secolo, animando con grande autorità e instancabile fervore la vita musicale della città e dirigendo in particolare rinomati concerti sinfonici. Nel 1919 Ropartz viene nominato alla guida del Conservatorio di Strasburgo nonché dei concerti sinfonici della città. Nel 1929 si ritira nella sua regione natale, la Bretagna, spesso dipinta nelle sue partiture, il che gli vale il soprannome di “cantore di Armor” – in particolare nell’opera Le Pays (1910). Fino al 1950 Ropartz arricchisce regolarmente il proprio catalogo di opere. Tra le circa duecento partiture che ha lasciato figurano cinque sinfonie, brani religiosi, musica da camera e poemi sinfonici. La sua musica è mirabilmente padroneggiata, con una solida architettura ereditata da Franck, armonicamente ricca nel solco del cromatismo wagneriano, ma sempre più modale senza inutili enfasi. La sua reputazione di austerità è stata spesso esagerata a scapito di un’autentica sensualità post-romantica.