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Africa op. 89

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :
Africa (Camille Saint-Saëns)

Fantasia per pianoforte con accompagnamento orchestrale, eseguita per la prima volta ai Concerts-Colonne il 25 ottobre 1891. 

Dopo la morte della madre (1889), Camille Saint-Saëns parte per un lungo viaggio, che lo porta a Ceylon e poi al Cairo, trascurando Parigi dove, peraltro, nel marzo 1890 viene rappresentato per la prima volta il suo Ascanio. Da crocerista quale si sente in quel momento, si dedica alla raccolta di souvenir musicali. Lui stesso scriverà che Africa “è fatta di temi africani raccolti qua e là per vari anni; vi si trova anche l’inno nazionale della Tunisia, i frammenti di un concerto nato morto. Per molto tempo questi materiali hanno vagato nella mia memoria senza che riuscissi a metterli in ordine, finché un giorno, al Cairo, [...] sono stato preso dalla febbre e la composizione è venuta fuori facilmente” (“L’Écho de Paris”, 16 novembre 1913). I temi che alimentano questa fantasia sono ora melodici ora ritmici, e la loro abbondanza vuole far percepire la diversità delle tradizioni musicali africane. A differenza che in Orient et Occident (1868) o nella Suite africaine (1880), il compositore non contrappone i diversi continenti, bensì esprime la propria percezione di francese di fronte all’alterità. “Talora sembra una rapsodia ungherese, ma non è colpa mia se i boemi d’Ungheria sono venuti dall’Africa. Ho cercato di mostrare dell’africanità inedita, vedrete voi se ci sono riuscito”, scrive al suo editore sei mesi prima della prima esecuzione dell’opera, affidata ad Aimée-Marie Roger-Miclos ai Concerts-Colonne. Africa richiede all’interprete un virtuosismo spaventoso e una grande precisione. Portata in palmo di mano dal suo autore, sarà eseguita nel corso delle tournée internazionali da lui svolte fino allo scoppio della Prima guerra mondiale.

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data di pubblicazione : 25/10/24



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