Andante cantabile per violoncello con accompagnamento di pianoforte
Composto nel 1899, questo pezzo è dedicato a Jules Delsart (1844-1900), uno dei migliori violoncellisti dell’epoca, docente al Conservatorio nonché primo interprete di pezzi di Marie Jaëll, Camille Saint-Saëns, Léon Boëllmann e Benjamin Godard. L’opera viene composta per orchestra, ma presto trascritta con accompagnamento di pianoforte (e l’editore giungerà a proporre una parte di viola solista in sostituzione del violoncello). Un’espressiva melodia, Dolce e ben cantando, è accompagnata da accordi ribattuti. Le armonie sono particolarmente toccanti, relativamente semplici ma disseminate di sottili cromatismi che le colorano con grande delicatezza. Il tempo di poche battute, il pianoforte s’impadronisce di frammenti del canto, come dei richiami ai quali risponde il violoncello; è la transizione verso la parte centrale del pezzo. Questa è meno pacata: il pianoforte abbandona gli accordi in favore di arpeggi ininterrotti che proseguono il discorso musicale. Il canto del violoncello è richiesto da Dubois “ben al di fuori”, pur continuando a essere talvolta condiviso con la mano destra del pianista. Al termine di questa sezione centrale la tensione cresce fino all’interruzione degli arpeggi, mentre la linea del violoncello diminuisce con intensità – Largamente, indica il compositore. Nell’ultima sezione riappare il tema iniziale, inizialmente identico al suo primo enunciato, prima che giungano a sovrapporsi gli arpeggi pianistici della parte centrale. La pagina si conclude su una scala ascendente del violoncello, sostenuta da una nota tenuta al pianoforte.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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