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Andante per flauto

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Louis Masson pubblicò questo Andante in mi maggiore nel 1901, in un momento di rinnovato interesse per il repertorio di musica da camera per flauto, testimoniato anche dalla Fantaisie di Gabriel Fauré, scritta tre anni prima. Al Conservatorio di Parigi, grazie soprattutto a Paul Taffanel, per questo strumento si impartiva un tipo di insegnamento che rese famosi i flautisti francesi per il loro modo di suonare corretto, sobrio e senza artifici, nonché per la padronanza del vibrato. Tali erano le “specifiche” implicitamente imposte a qualsiasi compositore che volesse scrivere per il flauto senza dare troppo risalto alle notevoli capacità tecnico-virtuosistiche dello strumento. Prima della guerra Louis Masson, che fu anche direttore d’orchestra, si dedicò a comporre musica da camera e mélodies. In questo Andante si nota naturalmente uno stile vocale vicino a quello, improntato all’espressività, della scuola flautistica cui apparteneva Philippe Gaubert, dedicatario del brano e primo flauto dell’orchestra dell’Opéra di Parigi. Nell’opera di questo compositore, che si richiama a Vincent d’Indy, Maurice Ravel e Florent Schmitt, troviamo qualità armoniche meno tormentate di quelle dei suoi colleghi, ma contraddistinte da una grande generosità. Ciò si riflette sia nell’ostinata oscillazione dell’accompagnamento, che si dispiega su tre piani sonori, sia nella melodia, una grande frase esposta con gesto sobrio ed elegante, che cattura l’attenzione dell’ascoltatore e la mantiene viva tergiversando con cangianti cromatismi.

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data di pubblicazione : 24/01/24



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