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Andante religioso

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Il misticismo non è nuovo all’opera di Florent Schmitt; basti pensare all’Andante religioso per quartetto di violoncelli pubblicato da Durand nel 1950. Questo lavoro risale all’immediato dopoguerra: si tratta infatti della trascrizione per questo ensemble di un movimento del Quartetto per tromboni e tuba op. 109, datato 1946. Lo stesso movimento fu trascritto nuovamente per quartetto d’archi nel 1951. All'epoca della sua prima esecuzione, l’opera originale fu particolarmente elogiata per la serena gravità di questo movimento, in cui si concentra tutta l’arte polifonica di Schmitt. L’omogeneità dei timbri e l’espressività del quartetto di violoncelli si sposano perfettamente con questa scrittura compatta, in cui il compositore oscilla tra un contrappunto particolarmente sapiente e una semplicità alla Fauré. Membro dell’Académie des Beaux-Arts dal 1936, Schmitt non si nasconde dietro alcuna forma di conformismo, ma basa la tecnica del suo linguaggio si basa su una grande competenza. A partire da un semplice cromatismo, formato da tre note discendenti che sprofondano in profondità introspettive, e dal suo complemento armonico dato dalle due voci più basse, il movimento prende forma in un'espressività quasi immateriale; entra poi una linea melodica implacabilmente ascendente, in perfetta continuità con il clima armonico stabilito. Da questo paradosso iniziale ha origine questo movimento a fior di pelle, intervallato da respiri affannosi, con cui Schmitt s’inserisce nel solco di una scuola francese ormai quasi estinta.

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data di pubblicazione : 30/07/24



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