Salta al contenuto principale

Ballata per pianoforte op. 19

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Composta tra il 1877 e il 1879, la Ballata di Fauré, dedicata a Camille Saint-Saëns, è il suo primo lavoro importante per pianoforte, nonché uno dei suoi grandi successi. Rappresentativa del suo primo periodo, ancora romantico, ha un andamento piuttosto rapsodico e un lirismo che incanta immediatamente. Fauré spiegava di essersi ispirato, quanto all’immaginario sonoro, all’episodio del “Mormorio della foresta” dal Sigfrido di Wagner: in ogni caso, non c’è niente di wagneriano in queste pagine, che raccolgono piuttosto l’eredità di Chopin, con una visione meno cupa del genere della ballata. L’opera, in un unico movimento, si basa su tre temi ed è strutturata in vari episodi, che Fauré ha peraltro riunito solo in corso di composizione; si può parlare, grosso modo, di una struttura tripartita, con un Allegro in posizione centrale affiancato da due sezioni lente. La scrittura è particolarmente elaborata, tanto che, quando Fauré incontrò Liszt a Weimar nel 1877, quest’ultimo, decifrando la Ballata, avrebbe dichiarato: “Non ho più dita!”, oppure (secondo un’altra versione): “È troppo difficile!” Liszt consigliò inoltre a Fauré di suddividerne la materia musicale tra il pianoforte e l’orchestra, per “dare maggiore rilievo a certi dettagli e un colore suggestivo più caratteristico a tutto l’insieme” (secondo le parole riportate da Alfred Cortot). Fauré vi si applicò nel 1881. Questa seconda versione della Ballata venne eseguita per la prima volta da Fauré e da Édouard Colonne, alla guida della sua orchestra, il 23 aprile 1881 alla Société nationale de musique. Il compositore eseguì spesso la Ballata anche nella sua versione per due pianoforti, ove la parte orchestrale è ridotta.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/18923

data di pubblicazione : 25/09/23



Effettuare una ricerca