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Cinq Poèmes de Ronsard

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :

1. L’amour oyseau – 2. L’amour blessé – 3. À saint Blaise – 4. Grasselette et Maigrelette – 5. L’amant malheureux

Pierre de Ronsard fu caro ai musicisti finché visse, ma poi cadde nell’oblio per più di due secoli. Riscoperto sotto la Restaurazione, ispirò compositori come Gounod, Bizet, Massenet, Gouvy. Il suo successo non venne meno nei primi decenni del XX secolo, come attestano i Cinq poèmes de Ronsard cui Saint-Saëns mette mano nel 1907 (L’amour oyseau) per portarle a termine nel 1920 (le altre quattro mélodies). Vi si colgono, a tratti, allusioni a uno stile antico (barocco, e non rinascimentale), soprattutto nei primi due pezzi e nell’ultimo (L’amant malheureux danza un minuetto). Alla silloge conferiscono unità la chiarezza e la sobrietà della scrittura, nonché la freschezza del tono. À saint Blaise, nel centro della raccolta, si distingue però dalle altre mélodies: la preghiera del contadino (personaggio che giustifica la presenza di un bordone e di una formula di ostinato al pianoforte) è più omogenea degli altri brani, che traducono musicalmente le tappe del racconto e la successione delle emozioni. La raccolta comincia con finta innocenza. Possiamo immaginare Saint-Saëns che, con un sorrisetto sulle labbra, mette in musica la scoperta dell’amore (L’amour oyseau) e del suo potere (L’amour blessé). Dopo l’intermezzo di preghiera, Cupido scocca le sue frecce: in un quadretto color argento vivo (Grasselette et Maigrelette), l’uomo si infiamma sia per la “rotondità grassottella” sia per la “magrezza della bella”. L’amant malheureux fa appello a una morte cui non si crede neanche per un istante: “Con un dolore comico”, ha infatti precisato il compositore all’inizio di questo compianto.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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