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Danse bohémienne

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Questo brano virtuosistico è rimasto pressoché sconosciuto fino alla fine del XX secolo. Si è dovuto infatti attendere il 1992 perché l’editore tedesco Christoph Dohr ne pubblicasse la prima edizione, basata su una copia dell’autografo appartenente alla violoncellista Maria Kliegel; tuttavia, si sa che venne eseguito alcune volte in vita del compositore. La “Revue et Gazette musicale de Paris” lo segnala en passant, recensendo il concerto offerto dal musicista nella Salle Herz il 26 aprile 1844: “Questo giovane violoncellista, che sa bene che cosa ci vuole per conquistare la simpatia del grande pubblico musicale, stavolta ha fatto in modo di piacere anche ai più esigenti. […] L’Elégie, la Musette e la Danse bohémienne contengono molteplici effetti compositivi, che assicureranno all’autore di questi brani un brillante successo nelle serate che offrirà a Londra”. Possiamo pensare che la Danse bohémienne sia stata effettivamente eseguita durante il soggiorno inglese di Offenbach (maggio-luglio). La esegue nuovamente a Marsiglia nel gennaio 1845. Il brano inizia con un Andante maestoso adatto a far brillare la sonorità del violoncello; segue un Allegretto dagli accenti rustici, che presenta il tema di questa danza. Nella seconda frase, si noterà una prefigurazione dell’attacco del galop di Orphée aux Enfers. La suite si basa su un gioco di variazioni che mettono in risalto svariate difficoltà tecniche, in particolare l’uso degli armonici e delle doppie corde. La ricorrenza della parola “tutti” nel manoscritto fa pensare che Offenbach intendesse orchestrare l’accompagnamento di questo pezzo.

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data di pubblicazione : 11/01/24



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