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Deuxième Romance

Compositore/i :
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Formazione musicale :
Instrument(s) :

Noto per le sue musiche di scena (Cléopâtre, La Sorcière) e le opere liriche (Astarté, La Reine Fiammette, Le Chemineau), per la classe di armonia che tiene al Conservatorio e per la rivista “Musica”, che dirige dal 1911 al 1914, Xavier Leroux dà prova di sé anche nella musica da camera. In quanto allievo di Dubois e di Massenet, non sorprende che egli s’interessi alla musica per tastiera e in particolare al pianoforte, di cui si occupa molto presto come arrangiatore. La Seconda romanza per pianoforte in la maggiore viene pubblicata da Leduc nel 1898 e appare nuovamente nell’Album Musica n. 67 del 1908. Sembra che questo lavoro per pianoforte solo sia un arrangiamento della Seconda romanza per flauto e pianoforte, pubblicata nel 1897 da Leduc: ciò spiega probabilmente il carattere particolarmente gracile ed etereo della scrittura melodica, così come la presenza di vari episodi cadenzali. Nondimeno, l’indicazione del compositore “pezzo di una certa difficoltà, di grande fascino melodico” ne attesta l’interesse. La sua qualità principale risiede nella sottigliezza dei colori armonici, vicini alla scrittura pianistica di Debussy, il cui luccichio lascia però talora il posto a episodi più stabili in accordi non arpeggiati. Questi strutturano il brano in tre grandi sequenze, nelle quali le due esposizioni tematiche (allegro vivo) incastonano un episodio che ha l’andamento di un recitativo, segnato da scale ascendenti alla mano destra e da lunghi pedali alla sinistra. L’opera termina con uno scintillio di semicrome da eseguire ppp.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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