Dix Pièces de genre op. 10
1. Nocturne – 2. Marche – 3. Barcarolle – 4. Rigodon – 5. Élégie jouée par les Erinnyes – 6. Saltarello – 7. Vieille Chanson – 8. Légende – 9. Fughetta – 10. Carillon
Questi Dieci pezzi di genere costituiscono l’aurora della produzione musicale di Jules Massenet, il quale li schizza al ritorno da Roma, nel momento in cui deve lottare contro il colera che ha colpito duramente Parigi: “Questa malattia fu soltanto passeggera e io potei terminare dieci pezzi per il pianoforte, per i quali l’editore Girod mi pagò duecento franchi. Un luigi a pagina! Devo a questo benevolo editore il primo denaro guadagnato con la mia musica”. Questo passaggio dei Mes Souvenirs ha un’eco, qualche paragrafo dopo, quando il musicista menziona il proprio viaggio di nozze, in riva al mare, nell’autunno del 1866: “Corressi lì le bozze del Poème d’avril e dei dieci pezzi per pianoforte, Correggere delle bozze! Vedere la mia musica stampata! La mia carriera di compositore era forse cominciata?” Questo primo lavoro destinato al pianoforte si iscrive esplicitamente nella linea delle contemporanee produzioni “di genere” che le case editrici proponevano ai salotti borghesi. Tra queste affascinanti miniature di moderata difficoltà, alcune attestano un interesse per il periodo barocco; accanto a pezzi più prevedibili (come il Nocturne o la Barcarolle), e senza riprendere alla perfezione il linguaggio dei secoli passati, Massenet rivisita il Rigodon (sic), una Vieille Chanson, una Fughetta. In questa congerie di riferimenti storici trovano posto anche la leggenda medievale e l’elegia antica. Quest’ultima, l’Élégie jouée par les Erinnyes, ha avuto peraltro una fortuna particolare: ripresa nelle Érinnyes, poi dotata di un testo da Louis Gallet, è divenuta una famosa mélodie per voce, pianoforte e violoncello con il titolo di Élégie.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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