Fantasio

Fantasio costituisce il quarto tentativo di Offenbach di conquistare la prestigiosa scena lirica parigina dell’Opéra-Comique; ma tali sforzi non saranno coronati da successo fino al 1881, con il trionfo dei Contes d’Hoffmann. Qualche giorno dopo la prima rappresentazione dell’opéra-bouffe-féérie Le Roi Carotte, Fantasio offre al pubblico parigino l’esatto opposto. Il libretto è l’adattamento di una pièce scritta da Alfred de Musset nel 1833 e poi rimaneggiata da suo fratello Paul per una rappresentazione alla Comédie-Française nel 1866. Nel 1861 lo scrittore aveva già ispirato a Offenbach La Chanson de Fortunio, opéra-comique in un atto rappresentata ai Bouffes-Parisiens, che riscosse un netto successo. Senza dubbio, fu la vena comica e malinconica insieme di Fantasio ad affascinare il compositore. La pièce e l’opera mettono in scena le tribolazioni di un eroe tormentato da sentimenti contraddittori, con il quale Offenbach si è sicuramente identificato. Alla prima rappresentazione, questo ruolo en travesti fu impersonato dalla famosa cantante Célestine Galli-Marié, che sarebbe poi stata la prima Carmen della storia. Studente malinconico, Fantasio pensa di travestirsi da buffone di corte per poter avvicinare la principessa Elsbeth, di cui è innamorato. Al travestimento di Fantasio si contrappone quello del principe promesso sposo di Elsbeth, che si presenta alla fidanzata sotto le spoglie di un aiutante di campo, nella speranza di far nascere in lei un amore disinteressato. Tali strategie danno luogo a ogni sorta di trovate sceniche: parrucche che cadono, scambi di abiti, personaggi che si spogliano… Dopo un fiasco all’Opéra-Comique, l’opera ha successo a Vienna, per poi sparire dalle scene liriche fino all’inizio del XXI secolo.