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Femmes de légende, sette pezzi per pianoforte

Compositore/i :
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Instrument(s) :

Phœbé, op. 30 – Viviane, op. 80 – Omphale, op. 86 – Salomé, op. 101/1 – Desdémona, op. 101 – Mélisande, op. 109 – Ophélie, op. 165/1

Nel 2003, Christine Géliot ha riunito sotto il titolo di Femmes de légende sette pezzi per pianoforte composti da Mel Bonis nell’arco di una quindicina d’anni. Phœbé, Viviane e Salomé erano state pubblicate nel 1909 da Leduc, che diede alle stampe anche Desdémona nel 1913 e Mélisande nel 1925 (composte però probabilmente nel 1898). Omphale entrò nel catalogo di Simrock nel 1910, dopo essere stata selezionata per un concorso organizzato dalla rivista berlinese “Signale für die musikalische Welt”. Ophélie, composta nel 1909 ma rimasta inedita durante la vita dell’autrice, è stata pubblicata da Armiane nel 1998. Di Salomé e di Ophélie esiste anche una versione orchestrale. Benché Mel Bonis non abbia concepito questi brani in vista di un ciclo, ha peraltro scelto soggetti che invitano a raggrupparle. Sicuramente, la compositrice proiettò se stessa in queste figure femminili tratte dalla mitologia antica, da leggende o da opere teatrali, che caratterizza per mezzo di una poesia assai personale. Sono brani da collocare ai vertici della sua produzione pianistica: Phœbé e Mélisande evocano una sognante atmosfera notturna, Desdémona esprime la sua malinconia a fior di labbra, Ophélie sembra galleggiare sull’onda che la inghiottirà. All’opposto di queste donne evanescenti, spesso vittime della follia maschile, ci sono le creature fascinose: Viviane danza in modo spontaneo e vivace, mentre la sensuale e misteriosa Salomé si comporta in maniera più impulsiva (si pensi all’eroina di Strauss nell’opera che era stata rappresentata a Parigi nel 1907) e Omphale impiega tutti gli artifici della seduzione, tra moine capricciose e slanci appassionati.

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data di pubblicazione : 09/10/24



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