La Fille de Roland
Tragedia musicale in quattro atti su libretto di Paul Ferrier dall’omonimo dramma di Henri de Bornier, La Fille de Roland è la prima opera lirica composta da Henri Rabaud. La sua prima rappresentazione ebbe luogo il 16 marzo 1904 sulle scene all’Opéra-Comique, ove venne riproposta il 27 ottobre 1922. Il soggetto del dramma di Bornier attinge a un topos della letteratura francese del XIX secolo: la leggenda di Roland-Orlando, cavaliere franco che trovò la morte nel 778 nella battaglia di Roncisvalle. Riportato in una cronaca della vita di Carlo Magno del IX secolo, questo episodio della campagna di Saragozza ispirò nell’XI secolo la creazione del poema epico La Chanson de Roland. Nel 1832, il filologo Henri Monin scoprì nella Bibliothèque nationale de France un manoscritto di quest’opera, del quale il medievista Francisque Michel offrì una prima edizione nel 1837. In seguito a tale scoperta, e dopo che altre versioni di quell’epopea furono riesumate in varie città europee, molte opere artistiche fecero riferimento alla storia del prode cavaliere, nel contesto di un’infatuazione senza precedenti per il Medioevo. L’azione, altamente drammatica, dell’opera di Rabaud si colloca nel momento successivo alla morte di Roland. Sua figlia Berthe è stata salvata da Gérald. I due giovani si amano, ma Ganelon, padre di Gérald, non può acconsentire alla loro unione, poiché ha tradito Roland e l’ha condotto a morte: cosa che suo figlio ignora. Nonostante la clemenza di Carlo Magno, che perdona a Ganelon il suo crimine, e in seguito alla confessione strappata al padre, Gérald rinuncia a sposare l’amata e parte per l’esilio insieme a Ganelon. La musica composta da Rabaud èconforme al tono grave del libretto: l’espressione musicale è austera e il tono quasi religioso la rende quasi simile a un oratorio. Dopo la prima rappresentazione, alcuni critici ne deplorarono l’eccessiva sobrietà, pur lodando l’elevatezza dello stile.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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