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Grande Sonata in do maggiore

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Allegro moderato – Adagio – Finale capriccio : Allegro

Delle Sonate per pianoforte scritte da Antoine Reicha, per la maggior parte rimaste inedite durante la sua vita, tre recano il titolo di Grande Sonata. Precedenti all’insediamento di Reicha a Parigi nel 1808, furono probabilmente composte a Vienna, ove il compositore frequentò Beethoven dopo essere stato, alcuni anni prima, suo condiscepolo a Bonn. Coeva alle ambiziose Trentasei Fughe per pianoforte e alla raccolta L’Art de varier, la Grande sonata in do maggiore attesta, ancorché in modo più convenzionale, la ricchezza di spirito e l’ampiezza di idee che animano il musicista in questa fase della sua carriera. Il primo dei tre movimenti che la compongono, Allegro moderato, ha una scrittura impegnativa che utilizza l’intera estensione della tastiera, moltiplicando i tratti brillanti e gli arpeggi ampi e virtuosistici. Reicha non esita ad allontanarsi, nello sviluppo, dalle modulazioni previste dalla forma sonata e a procedere per cromatismi, scivolando dall’iniziale do maggiore verso tonalità più lontane. Il movimento lento, Adagio, presenta un grazioso primo tema in tre tempi, nella luminosa tonalità di mi maggiore. La scrittura melodica si fa presto più ornata e complessa, su un tempo duttile, spesso rallentato. La parte centrale si distingue per il fluido accompagnamento di arpeggi su un tema lieve e cantabile, per terze alla mano destra. Nel Finale capriccio Reicha si dimostra tanto abile quanto inventivo, giocando in modo fantasioso e ingegnoso con il fraseggio, le sfumature e il ritmo.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/7342

data di pubblicazione : 25/09/23



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