Images
Prima serie: 1. Reflets dans l’eau – 2. Hommage à Rameau – 3. Mouvement
Seconda serie: 1. Cloches à travers les feuilles – 2. Et la lune descend sur le temple qui fut – 3. Poissons d’or
È facendo riferimento a una dimensione visiva che Debussy acquisisce davvero la propria maturità pianistica, dapprima con le tre Images dette “dimenticate” (1894, inedite fino al 1977) e poi con le due raccolte di Images, alla cui composizione mette mano nel 1901. Rispetto alla prima serie, portata a termine nel 1905 al termine di un lavoro difficile, il secondo trittico è composto più rapidamente, nell’ottobre 1907. Ricardo Viñes fa conoscere le due raccolte al pubblico parigino rispettivamente il 6 febbraio 1906 e il 21 febbraio 1908. Benché il clavicembalo barocco influenzi ancora Mouvement con la sua scrittura da toccata, Debussy trae alimento per la propria immaginazione soprattutto dalla contemplazione della natura, in una musica inafferrabile come lo sono l’acqua e l’aria. Si ispira inoltre a evocazioni esotiche per Et la lune descend sur le temple qui fut e per Poissons d’or (ispirato dai pesci dorati che ornavano un pannello di lacca nel suo studio). Secondo l’estetica simbolista sempre forte in lui, Debussy suggerisce corrispondenze tra visioni e suoni. La sfida è anche quella di portare avanti la ricerca di un linguaggio nuovo. Dichiara di aver elaborato Reflets dans l’eau “sulla base delle più recenti scoperte della chimica armonica”, riflessione che vale per tutte le Images. Hommage à Rameau, da suonare “nello stile di una sarabanda, ma senza rigore”, evita ogni tentazione di pastiche nel celebrare il musicista che aveva stabilito i fondamenti dell’armonia moderna. Per meglio differenziare i piani sonori, la seconda serie di Images è scritta su tre pentagrammi. Sfruttamento delle risonanze e dei piani sonori, armonie concepite come timbri: mai il pianoforte aveva brillato in questo modo.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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