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Ivanhoé

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Formazione musicale :

Cantata per il prix de Rome di composizione musicale, composta “in cella” nel giugno 1864.

Dodici anni dopo la fine degli studi al Conservatorio di Parigi e un primo infruttuoso tentativo al prix de Rome (con la cantata Le Retour de Virginie), Camille Saint-Saëns, nello stupore generale, prova una seconda volta a ottenere il lasciapassare per Villa Medici. È l’ultimo concorso al quale può partecipare: l’anno dopo avrebbe superato il limite d’età per i candidati, fissato a trent’anni. Il giovane compositore gode già di una buona notorietà a Parigi e il suo catalogo, forte di una trentina di pezzi, comprende la maggior parte dei generi musicali, fatta eccezione per l’opera lirica. È appunto per affermare le proprie ambizioni liriche che nel giugno 1864 egli entra di nuovo “in cella”? Oppure, semplicemente, per conseguire una distinzione che, come ben sa, apre le porte di una carriera ufficiale? In tutti i casi, una volta emesso il giudizio sulle cantate, Saint-Saëns rimane escluso dall’elenco dei vincitori, in cui figura solo il nome di Victor Sieg. Tuttavia Ivanhoé, ispirato a Walter Scott, offre allo sfortunato candidato l’occasione per esprimere appieno la propria maniera. Come fa notare Yves Gérard, vi si trovano “tutte le caratteristiche di quello che sarà il sistema di scrittura drammatica di Saint-Saëns, quanto meno in Samson et Dalila, la composizione del cui secondo atto lo occuperà a partire dal 1867: motivi ricorrenti che alimentano una trama sinfonica densa e contrastata, arabeschi sinuosi accanto a limpidi temi melodici e colori variati nel trattamento dei timbri strumentali”. L’insuccesso accademico sarà compensato dalla vittoria di Saint-Saëns al concorso dell’Esposizione universale del 1867, con Les Noces de Prométhée.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/24849

data di pubblicazione : 25/09/23



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