Liebesträume [Sogni d’amore]
Hohe Liebe [Amore elevato] – Seliger Tod [Ero morto] – O Lieb, so lang du lieben kannst [Ama, finché puoi amare]
Genio della trascrizione per pianoforte delle opere dei contemporanei, Liszt sfruttò il proprio talento per adattare le sue stesse opere: i tre notturni per pianoforte che compongono questi Liebestraüme, pubblicati nel 1850, ne sono probabilmente l’esempio più famoso. Da tre lieder composti negli anni Quaranta su testi di Johann Ludwig Uhland (Hohe Liebe e Gestorben war ich) e Ferdinand Freiligrath (O Lieb, so lang du lieben kannst), Franz Liszt ricava questa suite di notturni per pianoforte: non si fa scrupolo alcuno in tal caso di scostarsi dalle opere originali per far sentire all’ascoltatore quello che le parole non possono più esprimere. L’amore in questi Sogni è di natura mutevole: quasi religioso in Hohe Liebe, carnale in Gestorben war ich, rivolto al futuro in O Lieb… Il compositore sceglie la medesima tonalità di la bemolle maggiore per il primo e l’ultimo notturno (il secondo è in re maggiore), gettando così tra questi due pezzi un ponte che sembra rafforzato dalla scrittura pianistica: la conclusione di Hohe Liebe pare infatti abbozzare l’introduzione di O Lieb. Diversamente dagli altri due – relativamente poco presenti nel repertorio degli interpreti – quest’ultimo pezzo è una delle composizioni di Liszt più spesso eseguite ai nostri giorni. L’inatteso e straordinario slancio in si maggiore che acquista al termine dell’introduzione, oltre all’ampia gamma di sentimenti che percorre (dalla tenerezza all’esaltazione) rendono infatti questo notturno una delle opere emblematiche del romanticismo europeo.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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