Le Médecin malgré lui

Nel 1857, Le bourgeois gentilhomme (Il borghese gentiluomo) viene rappresentato sulla scena della Comédie-Française, in una versione la cui musica era stata rivista da Charles Gounod. L’anno seguente il direttore del Théâtre-Lyrique, Léon Carvalho, suggerisce al compositore di adattare un’opera di Molière in attesa di mettere in scena il suo Faust, all’epoca in concorrenza con uno spettacolo omonimo in cartellone al teatro della Porte Saint-Martin. Gounod sceglie di lavorare ad una nuova versione del Medico per forza, per la quale collabora con Jules Barbier e Michel Carré. L’opera viene rappresentata il 15 gennaio del 1858, data di compleanno di Molière. Fondata su un equilibrio fra dialoghi parlati ed arie cantate, l’opera coltiva uno stile comico nutrito da una scrittura costantemente elevata, in ciascuno dei tre atti. Questi ultimi sono preceduti da un’ouverture sviluppata, basata sui sei motivi dell’opera e seguita da un animato duo fra Martine e Sganarelle, che introduce lo spettatore nel cuore dell’azione drammatica. In questa opéra-comique, Gounod si prende alcune libertà rispetto al genere, in particolare dal punto di vista della ripartizione dei cori. Il compositore deve all’intervento della principessa Matilde, cugina di Napoleone III, la possibilità di far eseguire l’opéra-comique dopo che il direttore della Comédie-Française si era opposto ad una rappresentazione che considerava una messa in discussione dei privilegi del proprio teatro. Si spiega così la dedica a questa mecenate, con la quale Gounod strinse relazioni di durevole amicizia. L’opera fu ottimamente accolta la sera della prima, e ricevette dalla critica numerosi elogi. Berlioz ne lodò in particolare la verve, il mordente e la padronanza perfetta nel Journal des débats del 22 gennaio 1858. Léon Carvalho la rimise regolarmente in programma nel proprio teatro. Nel 1872, l’opera entrò a far parte del repertorio dell’Opéra-Comique, in cui da allora è stata periodicamente in cartellone.