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Nocturnes op. 15

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Larghetto – Quasi allegretto – Andante sostenuto

Il musicologo François-Joseph Fétis lodò in Auguste Franchomme “l'incantevole qualità del suono, una grande grazia ed espressione nel canto e la precisione dell’intonazione". I suoi Trois Nocturnes op. 15, pubblicati per la prima volta a Lipsia nel 1838, sembrano incarnare l’essenza di questa descrizione. Franchomme si espresse in un genere che padroneggiava perfettamente e la cui storia è strettamente legata a Chopin, anche se questi brani precedono di diversi anni le trascrizioni che egli fece dei famosi Notturni del suo illustre amico. Dedicati a Hippolyte Sazerac de Forge, che da dilettante (sebbene ben ferrato) condivideva con lui la passione per il violoncello, questi brani furono concepiti anche per essere accompagnati al pianoforte. Nell’opera del compositore ricorre spesso l’idea di una formazione strumentale variabile, il che spiega certe soluzioni talvolta insolite, rese necessarie appunto dalla variabilità della scrittura. La grande espressività contrappuntistica di queste poche pagine si rivela però nella versione per due violoncelli, dove l’essenza dell’armonia è contenuta nella perfetta complementarità tra le parti. Come in Chopin, sebbene le sezioni iniziali siano spesso di impronta nostalgica, notevoli figure ornamentali screziano i contorni della melodia e confermano definitivamente la consumata capacità di Franchomme di rendere il chiaroscuro. La sezione centrale, di carattere più deciso, ha un effetto di contrasto e contiene un movimento animato, in alcuni momenti simile a una danza.

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data di pubblicazione : 30/07/24



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