Pallas Athénée op. 98
Inno per soprano e orchestra eseguito per la prima volta al teatro antico di Orange l’11 agosto 1894.
Gli anni Novanta vedono Camille Saint-Saëns interessarsi da vicino alla musica antica. Nel 1892 consegna all’Institut uno studio sulla lira, basato sull’osservazione delle statue greche. Nel 1893, su richiesta di Paul Meurice e Auguste Vacquerie, compone le musiche di scena per la loro tragedia Antigone (da Sofocle) per la Comédie-Française, cercando di imitare lo stile degli antichi. A tale scopo, attinge agli studi coevi di François-Auguste Gevaert, in particolare l’Histoire et théorie de la musique de l’Antiquité (1875-1881). L’anno successivo, l’inno Pallas Athénée accompagna un’altra opera di Sofocle, l’Edipo re, tradotta da Jules Lacroix. Il contesto della prima rappresentazione è però molto diverso: essa ha luogo al teatro antico di Orange, nel quadro della quinta “festa” organizzata da Paul Mariéton, su iniziativa dell’associazione felibrista. Questa edizione della festa rende particolarmente onore a Saint-Saëns in quanto, all’indomani della rappresentazione di Œdipe-Roi, viene rappresentata anche l’Antigone di Meurice e Vacquerie. Al di là dell’esercizio di stile antichizzante, l’inno, interpretato da Lucienne Bréval (che ne è anche dedicatario), enuncia un messaggio politico che si iscrive perfettamente nel progetto delle Chorégies. “Sorella della Grecia”, la Provenza vi è presentata come il luogo di una rinascita in cui Pallade Atena potrà “risvegliare l’anima degli antichi dèi”. Di fronte a una cultura germanica ritenuta minacciosamente espansionista, i francesi affermano dunque la loro discendenza dalla culla della civiltà occidentale. In cambio, l’opera sarà celebrata in Grecia nel corso di un festival organizzato nel 1920 in onore di Saint-Saëns.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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