Salta al contenuto principale

Pippermint-Get

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Per chi conosce il gusto per il sublime e i colori armonici spagnoleggianti di Déodat de Séverac, questo Pippermint-Get ha di che sorprendere. Il brano, sottotitolato «valzer brillante da concerto» per pianoforte solo e scritto nel 1907, esprime tutta la frivolezza e la spensieratezza della Belle Époque e richiama sia la produzione pianistica di Benjamin Godard, sia le musiche composte per i primi film comici muti (per esempio quelli di Max Linder). Scorrendo la corrispondenza del compositore, si scoprono anche alcune chiavi che permettono di comprendere l’enigmatica dedica dell’opera: «Al caro GODCIPAC, tolosano onorario». Sotto tale pseudonimo si cela il pianista Cipa Godebski, amico del compositore, il quale gli scrive nel gennaio 1908: «Dunque, eccomi qui pronto a chiacchierare come un Toulousaing (che ti dispiace di non essere, heing ?) […] Sto per mandarti una copia del Valzer dedicato a Godcipac. Purtroppo lo stampatore mi fatto lo scherzo di metterci il mio nome… Tanto peggio! Bisogna avere il coraggio dei propri peccati!». Lo scherzo «regionalista» tra i due amici dà senso al titolo stesso del brano: il Pippermint Get (un liquore oggi noto col nome di Get 27) veniva allora prodotto non lontano da Tolosa, nella città di Revel. Déodat de Séverac voleva davvero pubblicare l’opera anonimamente? In ogni caso, se ne godette il successo, come dimostra la richiesta che fece a Carlos de Castéra all’inizio dell’estate del 1909: «Se ti ricordi, domanda a Rouart di passare al più presto l’orchestrazione militare di Pippermint valse all’editore in questione. Me la richiedono da tutte le parti per i concerti estivi». In effetti, prima della Prima guerra mondiale furono pubblicate due orchestrazioni di questo valzer, di cui una per fiati.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/3363

data di pubblicazione : 25/09/23



Effettuare una ricerca