Poèmes sylvestres

Pubblicata da Heugel nel 1893, questa raccolta fu eseguita per la prima volta il 19 aprile dello stesso anno dalla sua dedicataria Clotilde Kleeberg (1866-1909), futura prima interprete del Concerto per pianoforte n. 2 di Dubois. «Le Ménestrel» lodò l’opera e la pianista: «Sono affascinanti, questi Poèmes, e due in particolare sono deliziosi: I mirtilli e La sorgente incantata, che si potrebbe definire incantatrice, ed è stata bissata. L’uno e l’altro sono stati eseguiti da Mdemoiselle Kleeberg con tutta la grazia, la finezza e e la poesia che li contraddistinguono. Ma mi spiacerebbe non segnalare anche gli altri: Il viale solitario, così calmo e tranquillo, I taglialegna, dall’andamento pesante e bizzarro, La danza rustica, così caratteristico e originale. L’artista è stata acclamata ed è stato chiamato anche l’autore, che si è modestamente schermito di fronte all’ovazione». Se alcuni brani sono accessibili anche a dilettanti in possesso di una tecnica relativa (Il viale solitario, Il banco di muschio), peraltro essi non «suonano» che sotto le dita di un interprete che possieda l’arte del cantabile. I mirtilli e I taglialegna richiedono pianisti esperti, mentre la difficoltà aumenta ulteriormente nella Sorgente incantata e nella Danza rustica. La frequenza con cui i Poèmes sylvestres venivano inseriti nei recital di Clotilde Kleeberg e di molti altri interpreti (che, per lo più, preferivano selezionare alcuni brani piuttosto che eseguire la raccolta nella sua interezza) ne attesta il successo. Dubois portò avanti questa vena bucolica, lontana dalla tormentata natura degli artisti romantici, nei sei Poèmes virgiliens (1898) e nei sei Poèmes alpestres (1910).