Premières Valses

Pubblicati separatamente quali supplementi del giornale “Le Ménestrel” tra l’ottobre e il novembre del 1898, poi in volume da Heugel, le Premières Valses di Reynaldo Hahn propongono miniature eleganti e raffinate, brani intimisti perfettamente padroneggiati e di grande seduzione melodica, ma apparentemente al di sotto dei lavori più ambiziosi di questo compositore, dai Portraits de peintres d’après les poésies de Marcel Proust (1896) fino al Rossignol éperdu (1913). Nonostante il titolo della raccolta, non si tratta dei primi valzer composti dal loro autore: L’Inspiration (pubblicato nel 1883) li precede di quindici anni. “Primi” va qui inteso piuttosto come indicazione editoriale: questi pezzi brevi sono rivolti ai giovani esecutori, come eventuale occasione per debuttare nei salotti. Dopo una breve Invitation, la maggior parte di questi valzer è dedicata a pianisti vicini a Reynaldo Hahn: a Joseph Morpain (1873-1961) sono dedicati i valzer nn. 1, 2 e 4; ad Antonin Marmontel (1850-1907) i nn. 6 e 9; a Suzette Lemaire (1866-1946) il n. 7; a Édouard Risler (1873-1929) il n. 8. Il n. 5 è dedicato “all’ombra sognante di Chopin”, più che mai presente, in questa fine secolo, nei salotti parigini. L’ultimo valzer, di gran lunga il più elaborato, reca in esergo un verso di Baudelaire tratto da L’Horloge nei Fiori del male: “Il vago piacere si dileguerà all’orizzonte”. Si profila qui l’approccio che il musicista adotterà in seguito, in particolare nel Ruban dénoué (1915), associando pensieri poetici e delizia musicale.