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Quartetto per archi in do minore op. 8 n. 1

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Largo. Allegro agitato – Adagio – Minuetto : Allegro e risoluto – Finale : Presto

È difficile mettere una data precisa ai tre Quartetti op. 8, composti probabilmente verso il 1814. In origine, furono pubblicati con il numero d’opus 10 (che a sua volta recava il n. 8, contribuendo quindi alla confusione). Per ragioni che non conosciamo, la raccolta uscì a Parigi nel 1815 per i tipi dell’editore Naderman, mentre fu Pleyel a pubblicare tutte le altre opere di Onslow fino al 1831; fu poi oggetto di revisioni che a loro volta sfociarono in nuove versioni, edite rispettivamente nel 1816 (ancora presso Naderman) e poi nel 1830 (questa volta presso Pleyel). Reca una dedica a Pierre Baillot, che inserì le opere di Onslow nei programmi dei suoi concerti pubblici di musica da camera dal 1824 al 1832. Come i Quartetti op. 9 e op. 10, composti nello stesso periodo, l’op. 8 rientra in un prolungamento dello stile classico viennese, di cui eredita le strutture formali, il fraseggio nitidamente articolato, l’eleganza melodica e la vivacità ritmica; ma conserva anche tracce del quartetto «brillante» che a quell’epoca i francesi tanto amavano. In effetti, i pezzi richiedono al primo violino un’abilità tecnica eccezionale (forse Onslow volle anche dare risalto al virtuosismo del dedicatario). In ogni caso, il compositore tende qui al superamento del semplice divertissement. Nel Quartetto op. 8 n. 1, occorre notare l’introduzione lenta, cupa e solenne, impregnata di cromatismo melodico. Il brano si distingue anche per l’Adagio cantante, reso più dinamico da ritmi puntati, e per il Finale, in cui una vorticosa tarantella è associata al rigore della scrittura fugata.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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