Quartetto con pianoforte in sol maggiore

Alla vigilia della Prima guerra mondiale, Reynaldo Hahn dichiara nel suo diario la propria inclinazione per le formazioni che mescolano strumenti ad arco e pianoforte, ritenendo che “la musica da camera nella forma di semplice quartetto [sia] fondamentalmente incompleta”. Tale interesse da parte del musicista partecipa di un entusiasmo allora largamente condiviso per questo tipo di formazioni e attestato dalla fiorente produzione di trii, quartetti e quintetti con pianoforte a opera di molti compositori francesi, come Saint-Saëns, Fauré, Franck, Vierne, Pierné e Widor. In Hahn questo gusto si traduce in opere cameristiche tra le quali figurano alcuni dei suoi maggiori successi, dal Quintetto per pianoforte e archi in fa diesis minore (1921) alla Sonata per violino e pianoforte in do maggiore (1926). A differenza di questi lavori, il  Quartetto in sol maggiore per violino, viola, violoncello e pianoforte, a quanto pare, non fu eseguito in pubblico al momento della sua pubblicazione presso Heugel nel 1946, un anno prima della morte del compositore. Datato 25 luglio 1944, il manoscritto fu ultimato a Monte-Carlo, ove Hahn, di origine ebraica, aveva trovato rifugio sotto l’occupazione. Dedicato a Madame Zerline André-Rochard, esso attesta una ricerca di semplicità e di unità, percepibile soprattutto attraverso l’impiego durante tutti i movimenti di un materiale tematico esposto dal pianoforte nelle prime nove battute del pezzo, e di cui appunto l’Allegretto iniziale propone ricche variazioni. Il secondo movimento è uno Scherzo tinto di malinconia, sentimento che trionfa poi nell’Andante. Viceversa, il finale propone una conclusione gioiosa e piena di vita. Pieno di cancellature, il manoscritto rivela la cura prestata dal musicista a uno dei suoi ultimissimi lavori. Ripubblicato da Leduc nel 2001, ilQuartetto con pianoforte è stato registrato per la prima volta dal Quatuor Gabriel nel 2002.