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Quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello op. 7

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :

Allegro non troppo – Ballade : Andante moderato – Allegro vivo

Créé le 28 décembre 1878 à la Société nationale de musique par Ovide Musin (violon), Louis van Waefelghem (alto), J.-B. van der Gucht (violoncelle) et l’auteur au piano.

È un quartetto d’archi che d’Indy aveva in mente all’inizio del 1878, prima che il progetto prendesse la forma di un quartetto con pianoforte. Composto poco prima del quintetto del suo maestro César Franck, questo Quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello è la prima opera da camera che d’Indy portò a termine. A suo stesso dire, la prima esecuzione alla Société nationale de musique fu catastrofica, ma per fortuna tre mesi dopo ne ebbe luogo una seconda, decisamente più felice, alla società La Trompette. Insoddisfatto del movimento finale, d’Indy revisionò la partitura intorno al 1888 e la fece pubblicare con una dedica al violinista Léon Reynier, futuro dedicatario del Quartetto per archi di Franck. Questo lavoro affascina per il suo innato romanticismo e per una spontaneità che non esclude il ricorso a procedimenti ciclici (parentele tematiche tra i vari movimenti, ripresa del tema della Ballade a conclusione del finale) e neppure una scrittura contrappuntistica molto densa. L’Allegro non troppo, in la minore, è sostenuto sin dalle prime battute da una profusione di biscrome al pianoforte, che accompagna l’impetuoso primo tema avviato dal violoncello. Il secondo tema (“un poco più lento”) viene enunciato inizialmente dal violino su alcuni accordi sincopati del pianoforte. Con la sua melodia dal sapore di leggenda, affidata alla viola con l’accompagnamento di pizzicati del violino e del violoncello, la Ballade si iscrive in un mi minore modalizzante che viene presto invaso da cromatismi, come nel primo movimento. Attaccando con un fiero e gioioso tema di ritornello, l’Allegro vivo finale in la maggiore si dispiega con foga nella forma di un rondò un po’ irregolare, che si conclude con una ripresa trionfale del tema del secondo movimento.

Focus

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data di pubblicazione : 25/09/23



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