Quintetto in si minore

Come buona parte della produzione di musica da camera di Gouvy, il Quintetto in si minore per due violini, viola e due violoncelli è rimasto allo stato di manoscritto. Il primo movimento comincia con una lenta introduzione, molto più sviluppata di quanto non sia generalmente questa sezione, la quale si apre con un assolo del primo violoncello, su un motivo cui il semitono iniziale – che si ritrova in tutto il quintetto sotto forma di progressioni melodiche e armoniche cromatiche – e il ritmo sospeso conferiscono un’aura di mistero. Tale figura melodica permea l’insieme del Lento, che modula a toni lontani e si conclude su un accordo di dominante di dominante; di conseguenza l’Allegro inizia, inaspettatamente, su un accordo di dominante di si. Il secondo movimento è un arguto Scherzo pieno di sorprese – rapidi cambiamenti di struttura ottenuti variando i modi di suonare; improvvisi contrasti di sfumature– dove il Trio, interamente costruito su una nota di pedale ornata passando da uno strumento all’altro, e tutto in legato, instaura tuttavia un’atmosfera molto più tranquilla. Il terzo movimento, in fa diesis minore, presenta un denso contrappunto di notevole intensità espressiva. Il brano si conclude con un pezzo brillante e virtuosistico, al termine del quale si ode una ripresa tronca dell’introduzione lenta iniziale, che conferisce al quintetto l’unità tematica corrispondente al principio della scrittura ciclica sviluppato da César Franck.