Sevilliana
Pièce pour piano créée le 27 janvier 1927, dédiée à Santiago Riera.
Sevilliana è l’ultimo lavoro per pianoforte di Mel Bonis pubblicato prima della sua morte. Pare che la prima esecuzione si debba a Marguerite Moreau-Leroy, nel corso dell’ultimo concerto organizzato dalla compositrice, il 12 febbraio 1927, nella vecchia sala del Conservatorio parigino, in rue Bergère. Viene pubblicato da Eschig nel 1928, nello stesso anno in cui esce la raccolta di pezzi infantili Miocheries. Mel Bonis ha allora settant’anni ed è sempre più lontana dalle preoccupazioni estetiche dei suoi contemporanei. Al crepuscolo della propria vita, ritorna su alcuni momenti salienti della passata carriera. Nel concerto del 1927 presenta un secondo Quartetto con pianoforte, rivisitando così un genere in cui aveva brillato nel 1905. Con Sevilliana ritrova i colori spagnoli che nel 1891 le avevano fatto vincere un concorso di composizione con Les Gitanos (valse espagnole). Sebbene in questo breve pezzo si avverta un’estetica tipica della Belle Époque, tuttavia Mel Bonis percorre la Penisola iberica con un linguaggio pianistico rinnovato, molto più sobrio e malinconico di quello – quasi marziale – del suo brano giovanile. L’approccio ritmico è più sottile, giocando col rubato e alternando spesso le misure a sei e a cinque tempi. Per rendere il ritmo “a scatti” dei passi di danza, riprende quello del movimento finale (“Feria”) della Rapsodie espagnole di Ravel, di vent’anni prima: pausa di croma, quattro semicrome, pausa di croma, due crome. Il brano è dedicato a Santiago Riera, nato a Barcellona nel 1867, professore di pianoforte al Conservatorio di Parigi dal 1914 al 1937.
Opere correlate
Documenti e archiv
Partitura a stampa
Sévilliana (Mel Bonis)
Partitura manoscritta
Sevilliana (Mel Bonis) : manuscrit
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data di pubblicazione : 08/10/24
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