Salta al contenuto principale

Sinfonia n. 1 in do minore op. 4

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :

Strepitoso – Religioso : Largo. Andante – Presto – Molto energico

Magnard compose la Sinfonia n. 1 nel 1889-1890, mentre studiava con d’Indy (dedicatario della partitura). I primi due movimenti furono presentati durante un concerto della Société nationale de Musique, il 18 aprile del 1891, quasi due anni prima dell’esecuzione dell’opera integrale, il 12 marzo 1893 ad Algeri. In seguito al concerto parigino, Le Ménestrel aveva messo in evidenza i punti di forza e i difetti del giovane compositore venticinquenne: «La sinfonia del Maestro Magnard, per quanto un po’ paffuta e dalla forma poco agevolmente rintracciabile di primo acchito, ha un colore orchestrale pieno di lucentezza e denota serie qualità tecniche». Si percepisce in effetti una mano un po’ pesante, sia nella profusione d’idee che nella gestione di un’orchestra voluminosa (due arpe, fiati a tre o a quattro, di cui quattro trombe e quattro fagotti). L’opera, che risente di Franck, ne riprende la struttura ciclica, dal momento che la grandiosa conclusione del finale mescola il primo tema dello Strepitoso al corale del Religioso. Forse l’influsso di Wagner è sotteso a certe combinazioni dei legni ed al tentativo di passare da uno stato emotivo all’altro senza una vera e propria rottura (sebbene questa transizione manchi ancora qui di fluidità). Ma Magnard coltiva già un contrappunto denso senza essere compatto (in particolare nel primo e nell’ultimo movimento), colori personali (l’alleanza delle ance – fra cui tre sassofoni – all’inizio del Religioso, che imita la sonorità stilizzata di un organo), mentre lo scherzo del Presto rievoca a tratti Mahler, di cui Magnard non poteva conoscere nulla. A dimostrazione del fatto che certe idee erano nell’aria.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/7096

data di pubblicazione : 25/09/23



Effettuare una ricerca