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Sonata in la minore per pianoforte e violoncello

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

1881-1886

Allegro appassionato – Presto – Adagio – Vivace molto

“Ecco la mia Sonata, per la quale ho grandi riserve. [...] Perdonatemi se esisto per tormentarvi, la mia Sonata vi domanda perdono per me.” Questa lettera a Camille Saint-Saëns, del settembre 1880, accompagna con ogni probabilità l’invio del manoscritto della Sonata in la minore di Marie Jaëll. Da parte sua, Saint-Saëns si congratula per questa conversione alla scrittura della pianista virtuosa. Nel febbraio 1881, scrive nel “Voltaire”: “[Marie Jaëll] mira solo all’alta composizione. Le sue prime prove sono state tumultuose, eccessive, simili a un fiume in piena nella loro irruenza, ma da allora questa sua indole sin troppo dotata si è placata; essa va perfezionandosi ogni giorno di più nella sua arte; non perde di vista la propria meta, e ci arriverà”. Dedicata a Ernest Reyer e mai pubblicata in vita dell’autrice, questa Sonata per pianoforte e violoncello si è conservata in vari manoscritti, il più recente dei quali reca la data del 3 gennaio 1886. Dopo la prima esecuzione pubblica, il 26 febbraio 1881 alla Société nationale de musique insieme al violoncellista Jules Delsart, il brano continua a evolversi verso un sempre maggiore equilibrio tra le due voci. L’ultima versione viene eseguita dalla compositrice alla Salle Érard all’inizio di febbraio del 1886 con Jules Delsart, anche se un altro violoncellista – David Popper – ha cominciato a suonarla in pubblico a partire dal 1881. La stampa accoglie la Sonata con benevolenza, ma non senza qualche pregiudizio sessista; in particolare, Oscar Comettant lamenta che essa manchi “di semplicità, [...] di naturalezza, [...] di abbandono e, per dirla tutta in una sola parola, [...] di fascino”.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/35161

data di pubblicazione : 25/09/23



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