Sonata n. 1 per violoncello e pianoforte in do minore op. 32
Allegro – Andante tranquillo sostenuto – Allegro moderato
Nel 1872 Saint-Saëns compone due importanti opere per il violoncello: la Sonata op. 32 e il Concerto op. 33. Dedica la propria partitura cameristica al violoncellista Jules-Bernard Lasserre, con il quale si esibisce spesso. Ma è assieme a Auguste Tolbecque (futuro primo interprete del Concerto) che ne dà la prima esecuzione il 7 dicembre 1872 alla Société nationale. Nel 1876 la riprenderà con il dedicatario in occasione di un concerto a Londra. Tesa e possente, la Sonata sembra memore della guerra franco-prussiana del 1870. Dominato da un respiro veemente e da colori cupi, l’Allegro iniziale fa ampio ricorso al registro grave degli strumenti. Il secondo tema (melodia ad accordi nel registro acuto del pianoforte, mentre il violoncello oscilla su due note) reca un senso di pace, tuttavia di breve durata. Il secondo movimento introduce una maggiore quiete. Esso è basato su un corale di cui Saint-Saëns indica l’origine: “L’Andante della mia prima sonata per pianoforte e violoncello è il risultato di un’improvvisazione sull’organo di Saint-Augustin; la prima e l’ultima pagina del pezzo riproducono testualmente quanto avevo improvvisato.” La sezione centrale esprime un’effusione più romantica per poi sviluppare l’incipit del corale, avvolto di morbide volute nell’ultima parte del movimento. Il tempestoso finale si riallaccia al clima iniziale dell’opera. Il secondo tema, ampia frase cantabile, introduce anch’esso un barlume di speranza. Ma il flusso ininterrotto del pianoforte trascina la sonata in una vertiginosa corsa verso l’abisso.
Documenti e archiv
Epistolario, Documento manoscritto
Lettre de César Franck à Jules Griset
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data di pubblicazione : 25/09/23
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