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Sonata per pianoforte

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Animé – Lent – Très vif

La prima esecuzione di questa sonata ha luogo in un momento di scissione tra due diverse tendenze dell’avanguardia musicale parigina. A fronte di una Société nationale de musique che appare monopolizzata da Vincent d’Indy e riservata esclusivamente ai discepoli della Schola Cantorum, una frangia della giovane generazione, con Maurice Ravel in testa, fonda un nuovo spazio di espressione musicale: la Société musicale indépendante. Al concerto della Société nationale del 9 aprile 1910, la presenza di Charlotte Sohy – allieva di d’Indy appena uscita dalla Schola Cantorum – appare dunque come il prolungamento di una politica di programmazione deprecata e al tempo stesso come il segnale di un rinnovamento generazionale (in quanto i compositori dimissionari vengono rimpiazzati da artisti giovani). Poco recensito dalla stampa parigina, questo concerto attira tuttavia l’attenzione di un corrispondente della rivista di Bruxelles “Le Guide musical”: “La Sonata per pianoforte del signor Ch. Sohy ha il grande merito di essere breve e precisa; l’autore sa dire quello che vuole dire e non vuole dire troppo. Conviene incoraggiarlo su questa strada e riconoscere che i primi due movimenti contengono qualità personali e belle sonorità, e che il terzo movimento, in forma di rondò variato su un tema di danza russa, percorre agevolmente e con ardore le tonalità plastiche più diverse. È stata eseguita dalla signorina Veluard, giovane allieva del signor d’Indy, che ha un grande avvenire ed è molto piacevole” (Charles Cornet, 17 aprile 1910). Si segnala che in quel medesimo concerto Marcel Labey presentò alcune sue mélodies, interpretate da Jane Bathori.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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