Sonata per pianoforte n. 3 in si minore op. 58
Allegro maestoso – Scherzo (molto vivace) – Largo – Finale. Presto non tanto
Pubblicata nel 1845 e dedicata all’allieva e musicista contessa Émilie de Persuis, la Terza Sonata fu composta nell’estate del 1844 durante il soggiorno di Chopin (allora trentaquattrenne) a Nohant assieme a George Sand. Mentre la Prima Sonata per pianoforte (l’opera 4) risale agli anni giovanili, le due successive (l’opera 35 del 1839 e quest’opera 58) sono opere della maturità, attraverso le quali il compositore intende conferire un nuovo respiro alla sonata classica. Viene allungata la durata dei movimenti, vengono esplorate nuove capacità dello strumento, viene ravvicinata l’unità strutturale dell’opera. Ciò nondimeno, nell’opera 58 permangono i principi fondamentali della forma classica, anche se Chopin vi aggiunge un linguaggio pianistico derivato dalle ballate, dagli scherzi e perfino dai notturni. In un primo movimento Allegro maestoso, il compositore propone una decina di temi musicali che instaurano un clima emotivo sempre mutevole. La rottura con le forme antiche è collocata in una ricapitolazione che omette totalmente il primo tema. Ponendo lo Scherzo come secondo movimento (anziché come terzo), Chopin gioca con i contrasti: dopo la profusione dell’Allegro, offre un attimo di distensione e leggerezza, incupito tuttavia da un trio più grave. Il Largo (in forma ABA) gli consente di riallacciarsi all’incanto dei notturni: tra lirismo quasi italiano ed emozione intima. Infine il Finale (in forma di rondò) è un capolavoro di vitalità. Di estrema difficoltà per l’interprete, è uno dei più alti esiti di Chopin.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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