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Sonate pour violon et piano

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Moderato – Presto – Lento – Finale con moto

Eseguita per la prima volta il 3 marzo 1914 nell’ambito del Salon des musiciens français, con Léon Zighera al violino e Mel Bonis al pianoforte, la Sonata per violino e pianofortefa vincere alla compositrice una “terza medaglia”, un riconoscimento tutto sommato poco prestigioso che le verrà conferito nel mese di giugno. La Grande Guerra e i drammi personali della musicista avrebbero potuto relegare questo lavoro tra le opere dimenticate e i manoscritti inediti, ma non fu così. Già nel gennaio 1919 la Sonata viene eseguita alla Société musicale indépendante. Poi le sorelle Suzanne e Marguerite Filon, cugine di Mélanie Domange (alias Mel Bonis), le chiedono la partitura per poterla interpretare in concerto: “per farla ascoltare il più possibile”, precisa Suzanne. Le musiciste attirano così l’attenzione dell’editore Senart, che pubblica la Sonata nel 1923, nove anni dopo la sua creazione, con una dedica alle sorelle Filon. Le recensioni ai vari concerti apparse sulla stampa si dividono tra commenti misogini – “biblioteca rosa, lavori femminili, sussurra un vicino; ne emana un certo sentore di Franck e di Fauré” (“Le Courrier musical”) – e sincera ammirazione: una “bella Sonata”, secondo “Le Ménestrel”, “in cui l’andante, costruito su una melodia greca accompagnata con sobrietà, contrasta felicemente con un finale straordinariamente brillante”. Un giornalista segnalerà addirittura la filiazione del primo tema: “il tema popolare greco, notato da Bourgault-Ducoudray, compositore regionalista quasi universale, con le sue curiose cadute di seconda aumentata esprime un soave languore” (“L’Écho d’Alger”).

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/35158

data di pubblicazione : 25/09/23



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