Souvenir d’Italie op. 80
Allegretto – Allegro giocoso – Allegretto
Saint-Saëns fece il suo primo viaggio in Italia nel 1857, invitato da quell’abate Gabriel al quale aveva dedicato la Messa op. 4: una bella consolazione per il giovane compositore, che cinque anni prima non aveva vinto il concorso del prix de Rome. Nel luglio 1886, il musicista cinquantenne si recò a Firenze, qualche mese prima di dare le dimissioni dalla Société nationale de musique. È probabilmente a questo soggiorno che si riferisce Souvenir d’Italie (composto tra il 28 e il 29 agosto 1887), sulla copertina della cui partitura è riprodotta un’incisione raffigurante Palazzo Vecchio; peraltro, il ritmo di barcarola delle due sezioni didascalizzate Allegretto evoca piuttosto Venezia. Il pezzo comincia con una cadenza basata su un motivo della durata di una battuta, trattato come ostinato ma presto interrotto da una raffica di limpide semicrome, come a preannunciare l’animazione in arrivo. Dopo questa sezione introduttiva, un canto si sviluppa sopra gli ondeggiamenti della mano sinistra. A poco a poco, le figure arpeggiate in semicrome e poi in biscrome proliferano e producono un effetto di accelerazione, poi, senza soluzione di continuità, introducono la parte centrale, una tarantella in 2/4. L’opera termina con un ritorno abbreviato della barcarola. Tuttavia, dietro la sua delicata poesia si nasconde una rigorosa volontà di unificazione, dal momento che tutto il materiale musicale deriva dall’ostinato iniziale. Tale sottigliezza della scrittura non sarà certo sfuggita alla dedicataria Marie Poitevin (la pianista alla quale Franck aveva offerto il suo Preludio, Corale e Fuga), né a Marie Jaëll, cui si dovette la prima esecuzione del Souvenir d’Italie, il 19 gennaio 1889 alla Salle Érard.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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