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Suite algérienne op. 60

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :

Prélude – Rhapsodie mauresque – Rêverie du soir (À Blidah) – Marche militaire française

Saint-Saëns morì in Algeria, dove trascorreva gli inverni. Una Rêverie orientale, eseguita per la prima volta nel 1879 a beneficio delle vittime dell’inondazione di Szegedin, era ispirata a un primo soggiorno laggiù nell’autunno 1873. Il suo successo determinò la composizione di una suite orchestrale, eseguita per la prima volta ai Concerts Colonne nel 1880. Il programma è quello di una sinfonia; brevi annotazioni mostrano la radice musicale di ciascun quadro. «In vista di Algeri. Dal ponte della nave ancora scossa da una lunga onda si sentono rumori diversi che si mescolano tra loro e in mezzo ai quali si distingue un grido: Ali Allah! Mohammed rassoul Allah!» Ondeggianti melismi a tempo di 6/8 si gonfiano fino a un corale di corni e trombe, fortissimo. «In uno dei numerosi caffè mori della città vecchia gli Arabi si danno alle loro danze tradizionali, ora lascive ora sfrenate, al suono dei flauti, dei rebab e dei tamburi.»  Rispetto all’imitazione diretta degli strumenti e delle melopee, il fugato stilizza le sfalsature dell’eterofonia tradizionale. «A Blidah. Sotto le palme dell’oasi, nella notte profumata, si sente da lontano un canto d’amore e il ritornello carezzevole di un flauto.» L’esotismo lascia il passo all’universale. «Di ritorno ad Algeri, ecco che si sente il passo raddoppiato di un reggimento francese, i cui accenti marziali contrastano con i ritmi bizzarri e le languide melodie dell’Oriente.»  Tali fanfare sono il simbolo di un colonialismo che distrugge le culture locali, e che Saint-Saëns stesso denuncerà nel 1911.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/3729

data di pubblicazione : 25/09/23



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