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Toccata per pianoforte

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Dedicata a Mademoiselle Bonne d’Alpy, la Toccata per pianoforte op. 6 in do maggiore venne composta nel 1810 e pubblicata presso Pleyel nel 1811. Appartenendo a un genere tipico dei secoli precedenti e in particolare dell’epoca barocca, non frequentato da alcun compositore contemporaneo di Onslow, il brano costituisce un apporto singolare al corpus del musicista e a tutto il repertorio pianistico francese dell’Ottocento. Coltivato, in particolare, dal clavicembalista Girolamo Frescobaldi (1583-1643), il genere della toccata è caratterizzato dalla libertà formale e dal virtuosismo. Nonostante il suo tempo relativamente moderato (Allegro moderato), questo breve brano esige un’estrema velocità da parte dell’interprete, il quale deve eseguire simultaneamente dei movimenti quasi ininterrotti di semicrome alle due mani, che Onslow qui tratta con notevole equità. Da questa sovrapposizione di movimenti incessanti deriva un’impressione di esultanza, rafforzata dal rilievo dato ai vorticosi abbellimenti (che compaiono sin dalla prima battuta). Il pezzo, pur adottando la struttura della forma-sonata, è caratterizzato da una notevole libertà formale, che si manifesta, in particolare, nella mancanza dello sviluppo centrale – inconsueta nel contesto di un movimento di forma-sonata di tempo veloce –, compensata dall’inserimento di sviluppi nell’esposizione e poi nella riesposizione. Se quest’opera appare decisamente isolata nel panorama pianistico del tempo – con l’eccezione della Toccata di Schumann, che forse vi si ispirò –, le Toccate di Ravel e di Debussy si riallacceranno a loro volta alla sua particolare diteggiatura, tipica del XVIII secolo.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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