Trio con pianoforte n. 2 in la minore op. 18
Allegro vivace – Andante – Scherzo – Allegro non troppo
Composto nel 1847, il secondo trio in laminore opera 18 di Théodore Gouvy, è dedicato a Maria Kalergis “née Nesselrode”, pianista e mecenate polacca che visse e tenne un salotto musicale a Parigi dal 1847 al 1857, e che sarà dedicataria anche del terzo trio opera 19, scritto da Gouvy nel 1855. Lungo l’intera composizione il pianoforte occupa uno spazio predominante. Mentre quest’ultimo dispiega un grande virtuosismo – in particolare nel primo e nell’ultimo movimento – la scrittura delle parti di violino e di violoncello si contraddistingue per una relativa semplicità e una grande omogeneità. Alla maniera di Schubert, Gouvy fa spesso suonare i due strumenti ad arco all’unisono, al fine di accrescere l’intensità espressiva del discorso. L’Allegro vivace è basato su due temi cantabili, il secondo dei quali funge da materiale allo sviluppo, in cui viene sentito in più tonalità: in la, in re, in sol, quindi nuovamente in la. La riesposizione di questo movimento viene troncata e omette la ripresa del secondo tema. Dopo un Andante in fa maggiore che predispone numerose ripetizioni del tema principale – ricordo anche questo della scrittura di Schubert, viene uno Scherzo in la minore in forma di sonata libera. L’ultimo movimento, Allegro non troppo, richiama la forma rondò e fa sentire tre temi dai caratteri assai contrastanti. Di andamento danzante, il primo è scritto su un ritmo di mazurka. Seguono un tema assolutamente lirico in legato, infine un motivo brioso, di essenza ritmica, sulla cui estrema ripresa l’opera si conclude.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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