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Trio per pianoforte, violino e violoncello in fa minore n. 10 op. 83

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Allegro patetico – Adagio : Grandioso – Scherzo – Finale : Allegro animato

Datato al 1853, il Trio n. 10è l’ultima partitura di Onslow, nonché l’ultima del genere che non sia stata composta nel primo quarto dell’Ottocento. Dedicata a Madame Henry Bonard, una pianista dilettante appartenente alla borghesia parigina o alverniate, il brano è sicuramente uno dei più belli della produzione da camera del compositore. Si è colpiti dal suo lirismo e dall’ampiezza dell’invenzione creativa. Sin dal titolo, l’Allegro patetico dichiara la sua forte espressività. La scrittura e la sensibilità dei temi evocano Mendelssohn, ma il clima di strana malinconia discende direttamente da Schubert. L’Adagio grandioso è basato su un tema semplice, dalle armonie – anche qui – schubertiane, dapprima affidato al pianoforte solo. Inframmezzato da svariati episodi, si presenta sotto fisionomie diverse: eseguito dai tre strumenti, poi proclamato a piena potenza su un’onda di arpeggi, prima dell’acquietamento conclusivo. Lo Scherzo adotta sonorità del tutto originali, ottenute per mezzo di pizzicati; le sue prime pagine sono ricche di verve, in contrasto con la sezione centrale, più espressiva. Il finale, Allegro animato, enuncia un tema febbrile, dai ritmi puntati molto schumanniani. Analizzandolo con attenzione, si capisce che deriva dal tema iniziale del primo movimento; con questo procedimento, Onslow conferisce una segreta unitarietà alla sua partitura. Una serie di scale porta al secondo tema, di respiro autenticamente ampio, presentato dal pianoforte solo. Lo sviluppo, assai fantasioso, si basa sul primo tema; ed è probabilmente per questo che nello sviluppo conclusivo, dopo la riesposizione, viene impiegato il secondo.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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