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Trio per pianoforte, violino e violoncello n. 3 in sol minore op. 16

Compositore/i :
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Formazione musicale :
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Allegro – Andante cantabile – Allegro

La composizione del Trio per pianoforte, violino e violoncello n. 3op. 16, nel 1862, segna il ritorno di Reber alla musica da camera dopo varie opere liriche, in un priodo della sua carriera in cui il suo talento è già riconosciuto. In quello stesso anno, è chiamato a insegnare composizione al Conservatorio e pubblica il suo Traité d’harmonie. Reber dedica il pezzo alla contessa Nina Branicka e lo interpreta davanti a un pubblico scelto, nei salotti di alcuni musicisti e amici, con Camille Saint-Saëns – frequentatore abituale di queste serate – al pianoforte. Berlioz osserva in questo trio «un sapere profondo celato dietro una certa ingenuità», sintetizzando con un certo acume il carattere che contraddistingue questo brano, che dimostra una perfetta padronanza della scrittura dall’inizio alla fine. La partitura inizia con un Allegro in sol minore animato dalla scrittura ritmica del pianoforte e dallo slancio deciso degli archi, che lascia ben presto spazio a un secondo tema più cantante al violino, la cui linea ornata ed elegante si fonde con quella del violoncello. Rispondendo a un’esigenza di chiarezza e sobrietà, il successivo Andante cantabile espone al pianoforte un tema di fattura classica, di grande compostezza, sul modello dei maestri viennesi che Reber aveva studiato a lungo. La sincera, intensa espressività che ne emana raggiunge il proprio culmine nelle ultime pagine del movimento, in cui al violino è riservata una linea impressionante nella tessitura acuta. L’Allegro finale, più breve e di tono più popolare, è ricco di dialoghi tra gli strumentisti, varia i modi di suonare e suscita l’entusiasmo del pubblico per la scrittura vivace e creativa.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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