Trio per violino, violoncello e pianoforte in sol minore op. 30
Allegro – Andante – Prestissimo – Allegro
Il Trio in sol minore di Lenormand, pubblicato a Brema da Schweers & Haake nel 1893, è dedicato al violinista Édouard Nadaud. “Le Ménestrel” del 27 maggio 1894 segnala che esso ha appena riscosso grande successo alla Queen’s Hall di Londra nell’interpretazione della pianista Agnes Bartlett (allieva di Liszt), del violinista Hans Wessely e del violoncellista Alfred Gallrein. L’opera si contraddistingue per il respiro melodico (in particolare nei primi due movimenti), la vivacità ritmica, i contrasti di scrittura e di carattere. L’Allegro iniziale fa sentire energici ritmi puntati e tessiture sinfoniche (ampi accordi del pianoforte, triple corde del violino e del violoncello ). Anche se prevalentemente in modo minore, è spesso rischiarato da incursioni in maggiore. Anche l’Andante gioca su analoghe iridescenze armoniche. Si apre su una linea discendente, espressiva ma interiorizzata. La scrittura si fa via via più densa, mentre il lirismo s’intensifica e diviene ancor più doloroso. La sezione centrale, Allegro moderato, introduce un inatteso barlume di luce, troppo breve per dissipare la malinconia che domina questo bel movimento. Ancor più impressionante risulta la contrapposizione con il Prestissimo: una ronde dagli accenti popolareschi, leggera e trasparente. Due intermezzi in quattro tempi, indicati Moderato, vengono a interrompere per un attimo il vortice della danza. Il finale inizia in maniera esitante, come se la melodia fosse alla ricerca di se stessa prima d’imporre il suo ritmo vigoroso. Un mosaico di atmosfere si sussegue poi fino alla smagliante coda che disperde tutte le ombre della partitura.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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