Trois Mélodies per mezzosoprano e pianoforte
1. Viatique – 2. En paradis – 3. Ce qui dure
Questi tre pezzi attestano un’arte della mélodie che incrocia più vie. Viatique (pubblicato nel 1909), su una poesia di Eugène Manuel, potrebbe inscriversi in un ambito religioso: l’affermazione della fede si accompagna a solenni ritmi puntati mentre al pianoforte i controcanti e i solidi accordi evocano le sonorità di un organo. Viceversa, Ce qui dure (edito nel 1902) rivela l’influsso del teatro lirico. Sui versi di Sully Prudhomme, l’espressione sempre più esaltata porta alla proclamazione di di un amore imperituro, con la voce che dispiega allora ampie curve nel registro acuto. D’altra parte, Dubois organizza in cicli alcune delle sue mélodies. En paradis appartiene alle Chansons de Marjolie (pubblicate nel 1913), su poesie di Louis de Courmont caratterizzate dallo stile “troubadour” in voga nell’Ottocento. Marjolie scopre con meraviglia l’amore, prima di essere abbandonata dal bel signore che l’aveva sedotta. Queste Chansons raccolgono il retaggio della romanza, dove l’accompagnamento rimane sottomesso alla linea vocale. Esse anche se ne emancipano poiché evitano la forma strofica: l’evoluzione drammatica è sottolineata dalle iridescenze armoniche, dalle inflessioni melodiche e dalle formule pianistiche. A conclusione del ciclo, En paradis inizia come una berceuse, poi a poco a poco si anima. L’ultima strofa si riallaccia alla calma iniziale quando la fanciulla confida che non conoscerà mai la felicità degli amanti uniti nella morte per l’eternità.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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