Trio per violino, violoncello e pianoforte in sol minore op. 3
Pas trop lent. Animé – Vite – Assez lent – Animé
Chausson compose questo Trio tra il luglio e il settembre del 1881, poco dopo il suo fallimento al concorso del prix de Rome. Un certo cromatismo strutturale, nonché la presenza di un tema ciclico nella partitura, rivelano l’influenza del suo maestro César Franck, ma l’ingegno personale di Chausson qui già s’impone. Pur essendo una sintesi assai promettente dell’abilità del giovane compositore, l’opera fu però accolta con una relativa indifferenza quando venne eseguita per la prima volta, l’8 aprile 1882 alla Société nationale de musique, con André Messager al pianoforte. Il primo movimento inizia Non troppo lento con un’oscillazione di arpeggi al pianoforte, una quasi-barcarola dalle armonie misteriose su cui si innesta un canto lamentoso. Dopo questa introduzione, un Animatotormentato sviluppa due temi con perizia e ispirazione. Il movimento successivo è introdotto da una pagina tutta in sospensione, che introduce l’Assai presto, vivace e saltellante, costruito come uno scherzo, con una sezione centrale più calma che riprende i motivi dell’introduzione, i quali ricompaiono anche a conclusione del movimento. Il terzo movimento, Abbastanza lento, si basa principalmente su un tema già esposto nel primo Animato. L’atmosfera, molto franckiana, è soffusa di dolorosa malinconia, costellata da vari picchi di effusione, in particolare quando ricompare il tema ciclico, più appassionato che mai, sostenuto da possenti accordi del pianoforte. Per concludere, l’Animato finale propone una sintesi di tutto il brano: dopo l’esposizione dei temi propriamente suoi, gai e danzanti, ricorda uno dopo l’altro quelli dei movimenti precedenti. Questo ribadisce l’unitarietà dell’opera, tanto più che sono proprio le prime pagine, sentite circa trenta minuti prima, a fare da conclusione.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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