Quartetto per archi n. 4 in la minore op. 56 n. 2
Allegro – Andante con moto. Romance – Allegro Moderato. Tempo di Minuetto – Allegro con brio
Il Quartetto n. 4 di Théodore Gouvy è stato composto nel 1873. Il primo movimento è nel suo complesso posto sotto il duplice segno del lirico e del popolaresco: semplici e ampie, le melodie si dispiegano per movimenti congiunti in ambiti ristretti. Dopo un primo tema in la minore, soffuso di una certa malinconia, il secondo motivo dell’Allegro, in do maggiore, è di carattere contrastante, più brioso. Esso pone in evidenza il violoncello, che per primo lo enuncia integralmente, accompagnato da un loquace contrappunto degli altri strumenti. Di grande ricchezza nelle combinazioni, l’armonista Gouvy cerca spesso di creare effetti a sorpresa, come alla fine del movimento, quando il discorso si chiude su un’inattesa cadenza plagale. Anche il secondo movimento, che reca il titolo di Romance, è contraddistinto da un lirismo appoggiato e da una grande dolcezza di tono, derivante in particolare dall’accompagnamento a sincopi che conferisce un senso di sospensione. Aldilà dell’apparente semplicità del sistema della “melodia accompagnata”, sopraggiungono espressive note estranee ad arricchire l’armonia e a irrobustire il discorso. Gouvy dimostra qui le sue qualità di melodista, come nel secondo enunciato del tema iniziale, affidato dapprima al secondo violino, quindi ripreso all’ottava superiore dal primo violino, ornato con grandissima delicatezza. Dopo questa pagina di grande lirismo, il minuetto adotta deliberatamente una scrittura più ritmica, dominata da valori puntati dai contorni decisi, sottolineati da un frequente uso dell’unisono. Interamente irrigato da un motivo ritmico di grande energia, l’Allegro finale conclude l’opera con brio e di nuovo con un carattere gustosamente popolare.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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